PRESENTAZIONE

La leva di Samrawit, il gioco dell’oca dei percorsi migratori, l’impegno politico di Isoke, il sogno di Joy, il rito Juju, aspettando Precious… Storie di donne che si intrecciano come fili in un telaio.
Storie sommerse, poco conosciute, spesso ignorate da un mondo che solitamente pensa al maschile.

Storie di donne che attraversano i conflitti e poi il mare.
Quel mare che a volte le sommerge, quel mare che a volte riesce a salvarle…

Ascoltando queste storie abbiamo la sensazione precisa di una umanità che attraversa l’inumano, che è stata resa oggetto, burattino, marionetta. Fili, tenuti da mani invisibili, muovono le storie di queste donne che non hanno nessuna libertà di scegliere la propria vita. Solo la fuga sembra l’unica possibilità di recidere quei fili, ma spesso, anche giunte qui, queste donne sono ancora mosse, manovrate, ancora percepite come oggetto.

Le loro storie ci insegnano che non basta il coraggio: bisogna incontrarsi, riconoscersi e lottare insieme. Lo spettacolo nasce da un’indagine della Fondazione Pangea Onlus sui servizi di accoglienza per donne migranti rifugiate e richiedenti asilo che ha permesso di raccogliere testimonianze di donne provenienti da zone di guerra e vittime di violenza.

Produzione: Il Naufragarmedolce

Coproduzione: Fondazione Pangea Onlus
con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Scheda spettacolo

SCHEDA TECNICA

Durata 60 minuti

Target: adulti e ragazzi dai 15 anni in su

Tempo di montaggio 2 ore e mezza, smontaggio 1 ora

SALA STAMPA
PRESS

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