PRESENTAZIONE
Vattelappesca: un candido che accumula, ricicla, trasforma… Grattacapo: l’addio al mondo che vive sulla misura dei soldi, sui baci a pagamento, sui pensaatestesso.

Una storia vista “dal basso”, l’incontro tra due“esclusi”. Nasce così una spinta vitale che li porterà a lottare insieme, come Don Chisciotte e Sancho, per un mondo migliore! L’acqua diventa l’elemento di rinascita…

Grattacapo e Vattelappesca, due mondi che si incontrano ai margini: il genio incompreso e il pazzo, l’intellettuale e il contastorie, il disincantato e l’ingenuo. Molto di più, cuore e cervello che si abbracciano. Due pesci fuor d’acqua, in ogni caso.

La vita ai margini, tuttavia, non è per i “pesci fuor d’acqua” un disinteressarsi del mondo, anzi. La lontananza diventa una specie di lente di ingrandimento sotto cui mettere l’uomo e il suo mondo. Grattacapo e Vattelappesca, nonostante la loro marginalità, amano visceralmente il mondo e la vita e tutto ciò lo esprimono nel loro modo di “lottare” per un mondo migliore.

Questo è lo spettacolo dei sogni, delle utopie, dell’amicizia. Infatti, proprio dall’incontro tra due uomini delusi che hanno deciso in qualche modo di “mollare”, nasce la trasformazione della “delusione della vita” nella forza rinnovata e nella spinta vitale che li porterà a lottare insieme, come Don Chisciotte e Sancho, per un mondo migliore.

Come Don Chisciotte e Sancho sono due anti-eroi che vogliono “salvare il mondo”: la cavalleria è una coscienza dei diritti fondamentali e il bisogno di giustizia, i mulini a vento sono i paradossi del nostro tempo contro cui lottare, Dulcinea è l’acqua del fiume… su cui si ritrovano a vivere e ad agire. Il fiume è il luogo simbolico di rigenerazione da cui i personaggi partiranno alla ricerca di altri “Don Chisciotte”.

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